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Una delle principali varietà di Arance di Ribera è indubbiamente la Washington Navel. La sua peculiarità è quella di avere un’elevata concentrazione di vitamina C. Per quanto riguarda il sapore, si tratta dell’arancia più gustosa e succosa di tutta la famiglia. Infine, è bene sottolineare come, all'interno di tale famiglia, sia indicato comprendere anche una quarta varietà di Arancia di Ribera, anche se non è stata inserita nell'elenco DOP. Stiamo facendo riferimento alla varietà Vaniglia Apireno di Ribera.
Caratteristiche Washington Navel di Ribera Azienda Agr. Morello
Ovviamente, anche quest’arancia è a polpa bionda e non presenta semi al suo interno. La buccia si riesce a staccare con elevata semplicità dalla polpa e risulta essere un’ottima soluzione alla stregua di arancia da tavola. Non solo, visto che può essere anche impiegata come spremuta per via del notevole tasso di succosità. Si tratta di una delle arance più facili da digerire, in virtù del fatto che riesce a combinare alla perfezione il grado di dolcezza e quello di acidità. Infine, è in grado di garantire un equilibrio perfetto anche per quanto riguarda aroma, profumo e sapore.
La coltivazione nel 1940
Secondo svariate testimonianze storiche, pare gli agrumeti fossero già presenti nella zona di Ribera durante i primi anni del 1800. Le condizioni ambientali, infatti, hanno da sempre favorito lo sviluppo di queste piante, anche grazie alla presenza del fiume Verdura, nella cui vallata si sono creati i presupposti ideali per la coltivazione di tali agrumi. Le prime piante di Brasiliano vennero portate a Ribera da Palermo circa negli anni Trenta. La coltivazione della varietà Brasiliano proseguì in maniera progressiva, ma non eccessivamente rapida. Un’affermazione dettata anche dal fatto che si potevano raggiungere alti livelli di produzione e la qualità del frutto si manteneva sempre particolarmente elevata. Addirittura. nel 1940 erano già oltre 100 gli ettari coltivati, mentre nel 2000 la superficie coperta è pari a oltre sessanta volte tanto (6350 ettari).
Il Consorzio dedicato alla tutela delle arance di Ribera
Nel 1994 è stato fondato il Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera di Sicilia. Un progetto che è sorto soprattutto per rispondere alle necessità dei produttori agrumicoli di questi territori, stanchi di dover controbattere a produzioni similari da altre realtà simili. L’obiettivo di questo consorzio è unicamente quello di proteggere e rendere sempre più unico il prodotto dell’Arancia di Ribera. Il Consorzio dedica la sua attività alla protezione delle peculiarità di queste arance e del territorio da cui derivano. Per questa ragione, spesso e volentieri vengono organizzati degli eventi promozionali con l’intento di dare maggiore stimolo alla commercializzazione e al consumo, non solamente in Italia, ma ovviamente anche all’estero. Il Consorzio ha provveduto a diffondere un disciplinare, in cui l’intera attività di produzione viene regolamentata. Al contempo è stato registrato anche il marchio “Riberella”. Questo marchio può essere sfruttato solo ed esclusivamente da quegli arancicoltori che portano avanti la produzione e la vendita delle arance rispettando i vincoli che sono stati stabiliti all'interno del disciplinare. Il progetto ha previsto, poi, la costituzione dell’Albo Consortile del Consorzio di Tutela dell’Arancia di Ribera di Sicilia, in cui vengono riportati ogni anno i produttori che possono sfruttare il marchio.
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Non è chiaramente un caso se tra le tante varietà di arance presenti e coltivate in Sicilia, solamente quella di Ribera ha ottenuto un’apposita certificazione. Il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta, infatti, rappresenta un premio perfetto per la grande qualità di queste arance e la protezione delle sue origini. Non può stupire, ovviamente, il fatto che queste arance abbiano delle caratteristiche organolettiche notevolmente superiori in confronto a tantissime altre tipologie di arance.
Il parere di medici e specialisti
Il consumo di arance di Ribera viene consigliato praticamente dalla stragrande maggioranza di medici e specialisti della nutrizione. Questa arancia dalla polpa tipicamente bionda, infatti, diventa fondamentale nella dieta di tutti i giorni, sia perché si assimila con notevole facilità, sia per via del fatto che è digeribile con altrettanta semplicità. Si può consumare sia come spremuta che ovviamente fresca, magari a merenda, oppure al mattino a colazione. In cucina davvero tantissimi chef sono letteralmente innamorati degli innumerevoli impieghi delle arance di Ribera. Infatti, possono tornare utili sia quando si preparano degli aperitivi che dei digestivi. Gli spicchi possono essere sfruttati nelle insalate, ma anche nei dolci, così come in vari dessert.
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Le arance di Ribera sono tra quelle maggiormente rinomate e apprezzate presenti sul panorama italiano. Una vera e propria esplosione di gusto, garantita dal riconoscimento DOP, che si intreccia con i sapori e i meravigliosi paesaggi della Regione da cui provengono, la Sicilia. Stando a quanto riportato all'interno del disciplinare, sono tre le principali varietà prodotte all'interno della denominazione di “Arancia di Ribera DOP”. La prima varietà da considerare è quella Brasiliano, che include anche i cloni, ovvero Brasiliano risanato e Brasiliano comune. La seconda varietà è quella Washington Navel, che comprende i cloni Washington Navel risanato, Washington Navel 3033 e Washington Navel comune. Infine, la terza varietà corrisponde alla Navelina, che comprende a sua volta i cloni comune, ISA 315 e risanata.
La commercializzazione
La regolamentazione delle arance di Ribera, anche ovviamente per quanto riguarda la commercializzazione, è lasciata al Disciplinare. All'interno di quest'ultimo vengono stabiliti sia i limiti che le regole che devono essere rispettate. Si tratta di norme particolarmente rigide, che si riferiscono a tutti i momenti del ciclo produttivo. A partire dalla raccolta, passando per il confezionamento, arrivando fino alla vendita. Sono diverse le aziende che possono fregiarsi del riconoscimento e della titolarità alla commercializzazione delle arance di Ribera DOP. Chiaramente, si tratta di aziende qualificate e con un buon successo nel comparto agrumicolo. D'altronde, per poter commerciare questo tipo di arance è fondamentale rispettare una normativa molto rigida e severa.
I nuovi canali di vendita
Sappiamo alla perfezione come l’avvento del web abbia cambiato non solamente le nostre vite, ma anche il modo di interagire con il mondo circostante. Non è un discorso legato solamente ai privati, ma si estende al commercio, alle imprese e alle aziende, fino ad arrivare alle grandi industrie. Internet rappresenta ormai un canale di vendita affermato e di successo, con tante aziende che si sono specializzate nella vendita sul web dei loro prodotti. Ed effettivamente sono diversi i vantaggi che si possono riscontrare perfezionando il sistema di vendita online, anche per quanto riguarda le arance di Ribera. Il consumatore si sente direttamente coinvolto nel processo di acquisto, essendo conscio di comprare dei prodotti che effettivamente arrivano realmente dal luogo in cui vengono coltivati, come nel caso delle arance di Ribera e di tanti altri agrumi tipici della Sicilia.
I vantaggi di acquistare sul web
Sono diverse le aziende che propongono la vendita online di prodotti tipici. Ovviamente, è importante tenere bene a mente come, prima di affidarsi all'acquisto di prodotti online, sia importante controllare sempre con attenzione l’affidabilità del sito web e dell’azienda. Si tratta di un canale di vendita diretto con i privati, a cui si presenta l’opportunità di poter scegliere in prima persona il prodotto, senza che questo compia i vari passaggi del ciclo distributivo e di commercializzazione. Si viene a creare un legame unico, quindi, tra consumatori e prodotto finale. Ed è proprio su questa intesa che si basa il canale di vendita online, visto che fa leva proprio sulla volontà di comprare un prodotto di elevata qualità, tipico, certificato e senza ulteriori passaggi commerciali.
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Gli ingredienti per fare la marmellata di arance Washington Navel
Per realizzare questa marmellata servono circa cinque chilogrammi di arance navel, a cui corrispondono qualcosa come 4 chili di polpa. Munitevi anche di 2 chilogrammi di zucchero (ne serve circa mezzo chilo per ciascun chilo di polpa) e due o tre limoni di Sorrento.
Come si prepara la marmellata
La prima cosa da fare è quella di sciacquare con attenzione le arance (strofinandole una volta alla volta). Poi, usando un pelapatate, levate solamente la parte colorata della buccia. La parte rimanente della buccia toglietela a mano (ogni parte bianca deve essere assolutamente rimossa).
A questo punto mettete la polpa, precedentemente tagliata in pezzettini, all'interno di una pentola particolarmente larga e con un fondo spesso. La cottura deve avvenire rigorosamente a fuoco basso. Nel momento in cui la polpa sta cuocendo, dovete lavorare sulle scorzette. Prendete un tagliere e cominciate a sminuzzarle a strisce estremamente sottili. A questo punto dovete sbollentarle (in modo tale da rimuovere il sapore amaro) per qualche minuto prima di poterle inserire nella pentola principale con la polpa. Sbollentate le scorzette almeno due volte prima di mischiarle con la polpa, che intanto sta cuocendo da circa 40 minuti. Nel momento in cui inserite le scorzette nella pentola con la polpa in cottura, aggiungete anche lo zucchero. È fondamentale mescolare con cura, mantenendo la marmellata a fuoco dolce per altri 30 minuti circa. Passato questo tempo, togliete la pentola dai fornelli e usate un frullatore ad immersione sul composto. Rimettete la pentola in cottura a fuoco dolce e lasciatela fino al momento in cui non avrà raggiunto la consistenza che desiderate.