Durante l’inverno rappresenta uno dei frutti maggiormente diffusi e apprezzati. Stiamo parlando del mandarino clementino, meglio conosciuto anche con l’appellativo di mandarancio. Si tratta, con ogni probabilità di un ibrido del tutto naturale che si è sviluppato a partire dal mandarino Avana e da un arancio decisamente amaro che prende il nome di Granito. Questo interessante nome deriva da un frate, tale Clèment Rodier, che ebbe il merito di diffondere la coltivazione di questo agrume in Algeria e poi esportarlo in tutti i paesi del Mediterraneo, con una particolare menzione per la Sicilia.
Le caratteristiche principali
Anche se l’albero delle clementine in realtà derivi dall'innesto sull'arancio amaro, ci sono davvero tantissimi tratti in comune con quello del mandarino. Tra le peculiarità di questa pianta c’è anche quella di essere particolarmente sensibile rispetto agli sbalzi di temperatura: ecco spiegato, tra le altre cose, il motivo per cui in Sicilia cresce così bene e riesce a raccogliere tutti gli straordinari profumi di questa terra. Sia la fioritura che l’epoca di fruttificazione si caratterizzano per essere decisamente lente, senza dimenticare come avvengano in maniera del tutto irregolare. La raccolta delle clementine, proprio per questa ragione, avviene in diversi momenti nel periodo che va da ottobre fino a dicembre.
Come si presenta al gusto?
Le clementine, in confronto alle arance, hanno un grado di succosità maggiore, così come sono molto meno acide. Lo spessore della buccia è sempre estremamente ridotto, con una leggera aderenza rispetto alla polpa. Il colore è sempre arancio intenso, mentre la polpa è estremamente tenera e succosa, con dei tratti aromatici che rimangono impressi nel palato. Questi frutti sono tipicamente senza semi, caratteristica che li differenzia notevolmente in confronto ai mandarini.
Come si coltiva?
Il clementino è uno di quegli agrumi che si sviluppano nel migliore dei modi solamente in quelle zone che presentano un clima temperato caldo. E uno degli ambienti perfetti per la coltivazione del mandarino clementino è certamente quello siciliano, in cui ci sono tutti i requisiti per donare ai frutti un sapore e un gusto inconfondibili. Il bacino del Mediterraneo è il territorio ideale per una crescita ottimale, anche se il clementino denota un livello di resistenza rispetto alle temperature più rigide notevolmente superiore in confronto al mandarino. In realtà, però, più si scende al di sotto dello zero termico e più sono alti i rischi per queste piante, visto che i danni che possono subire mettono in pericolo la stessa sopravvivenza. Lo sviluppo ideale è in pieno sole, ma è fondamentale che questi agrumi vengano coltivati in una zona protetta rispetto al vento, che può nascondere diverse insidie, dato che danneggia i rami e va a disseccare le foglie dei germogli più giovani.
Benefici e caratteristiche nutrizionali
Il consumo delle clementine in inverno è particolarmente consigliato: la freschezza di questi agrumi non è ovviamente l’unico motivo, visto che sono soprattutto le proprietà diuretiche ad esaltare i benefici di tali frutti durante questa particolare stagione. Non è solamente rinfrescante, ma chiaramente, la notevole concentrazione di vitamina C è molto importante per garantire una maggiore protezione nei confronti dei malanni che sono tipici di questo periodo dell’anno. Tra l’altro, all'interno delle clementine c’è anche una discreta concentrazione di bromo, che permette una leggera attività sedativa, di cui ne trae beneficio anche il riposo notturno.